La musica K-Pop ha raggiunto un ruolo rilevante nel panorama mondiale. Tra le sue maggiori esponenti, le Blackpink,il gruppo completamente al femminile più ascoltato nella storia di Spotify e You Tube. Il gruppo rappresenta una sintesi della cultura sudcoreana e occidentale, unendo e riformulandone le estetiche – non a caso, un segno di riconoscimento della loro musica è proprio lo slogan “Blackpink in your area”.

Empowerment estetico
Le quattro giovani artiste, Lisa, Jisoo, Jennie e Rosé, hanno dimostrato anche singolarmente di possedere le caratteristiche ideali per ottenere ampio successo nel panorama musicale contemporaneo.
Le Blackpink uniscono differenti stili musicali, sanno ballare e fanno riferimento ad un’estetica dell’empowerment: testi ribelli, femminili e femministi, look aggressivi supportati anche da quattro grandi case moda di cui sono ambassadors.
Molti riferimenti nei loro video e nelle performance sono rivisitazioni di una cultura, quella coreana, in cui le donne sono ancora relegate a un ruolo tradizionale. L’uso stesso della moda, criticabile nel contesto occidentale, non è banale invece nella cultura da cui provengono le Blackpink, che in questo modo affermano il loro potere e lo status acquisito.
Il singolo Jump, uscito da poco, riguarda anche la dimensione transmediale in cui le Blackpink sono immerse, collegato al videogioco per dispositivi mobili Blackpink the game, dove i fan possono manipolare la carriera virtuale delle cantanti. Proprio il brano Jump incarna la determinazione e l’ambizione del gruppo, invitando a rompere gli schemi.

L’immagine visiva
La cultura orientale viene rivisitata in chiave pop globale. Le Blackpink hanno fatto propri gli elementi più influenti in occidente e li hanno riformulati per affermare un’estetica originale: i loro video musicali possono essere definiti cyberfemministi, in quanto uniscono l’empowerment femminista con la tecnologia — ne sono esempio i videoclip dei brani Kill This Love e Pink Venom, dove riferimenti simbolici orientali si uniscono al cyberfemminismo.
La manipolazione degli elementi tipici tra due culture ha forse contribuito alla creazione di un brand di successo come quello delle Blackpink, ma ha anche fatto sì che venissero abbattute le barriere culturali tra due mondi.
Paradossi

Le Blackpink rappresentano il paradosso – già nel loro nome: nero e rosa come i due lati della femminilità che vogliono comunicare, coreane ma dal successo globale, divise e unite tra cultura orientale e occidentale, infine femminismo relegato a contratti d’immagine.
Il loro modello di empowerment funziona bene con il capitalismo – commodity feminism attuato dai mass media per ottenere successo globale -, ma la forma di girl power che trasmettono rimane quella di un’immagine potente e rivoluzionaria per le donne che condividono il loro stesso contesto di origine. Il gruppo è un simbolo ibrido che unisce due culture, rappresentando allo stesso tempo sia una conquista che una manifestazione globalizzata di soft power.
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