Greta Thunberg, giovane attivista svedese, ha più volte dimostrato di essere particolarmente sensibile a temi legati alla solidarietà internazionale. Il 1º giugno 2025, salpando insieme ad altri attivisti sulla nave Madleen, ha messo in atto un’iniziativa che aggiunge ancora più valore alle forme di attivismo che si possono intraprendere.

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Il fatto

Il 1º giugno 2025 Greta Thunberg, insieme a compagni come giornalisti, l’eurodeputata Rima Hassan e l’attore Liam Cunningham, sale su un’imbarcazione della Freedom Flotilla Coalition con lo scopo di portare aiuti umanitari a Gaza. La nave viene intercettata e bloccata da Israele prima di arrivare a destinazione e Thunberg e i suoi compagni sono costretti ad allontanarsi, rinunciando alla missione.

L’evento ha ottenuto grande risonanza mediatica tra supporto e polemiche, indicando che il gesto non è stato affatto vano.

Nonostante il coraggio e l’impegno del gruppo, il nome di Greta Thunberg è stato particolarmente criticato. Anche il presidente statunitense Donald Trump si è espresso sull’argomento, affermando che Thunberg “è una persona strana” e che dovrebbe frequentare un corso di gestione della rabbia, mentre Israele ha espulso e rimpatriato l’attivista.

Ripercussioni mediatiche

L’atto intrapreso da questi attivisti ha ottenuto grande attenzione da parte dei media. Tra chi li critica e chi li osanna, è chiaro che qualcosa sia stato ottenuto: sono riusciti a porre l’attenzione sulla questione palestinese e del genocidio attuato da Israele.

Sono nate anche numerose fake news e notizie imprecise, anche per via dell’ostilità nei confronti di Thunberg e della propaganda israeliana. Questo fenomeno, oltre a far riflettere sul bisogno di notizie accurate e imparziali, conferma l’esistenza di un’ampia parte della popolazione mondiale a supporto dei palestinesi. Inoltre, il gesto di Thunberg ha acceso un dibattito globale sulla limitazione degli aiuti a Gaza, sul diritto internazionale e su cosa si può fare per sensibilizzare.

Può essere che, come afferma Israele, quello della nave Madleen sia stato un atto volto a ottenere attenzione mediatica, ma la diffusione della notizia è stata impedita se non falsata, relegando così Israele al ruolo di censore che impedisce alle persone di essere informate e formulare un proprio pensiero.

L’attivismo giovanile

Le nuove generazioni vengono spesso criticate per il loro impegno o meno in cause di attivismo, soprattutto per quanto riguarda il ‘pulpito’ dal quale avviene la ‘predica’. Grazie alla sua iniziativa, Thunberg ha dimostrato il forte impegno dei giovani volto a sensibilizzare l’opinione pubblica su crisi umanitarie spesso ignorate, reso ancora più significativo dal fatto che la sua è una voce ormai nota e in grado di catturare l’attenzione.

Ha saputo utilizzare il suo privilegio in modo da indirizzare l’attenzione delle potenze mondiali e dei media su ciò che avviene in Palestina. L’iniziativa intrapresa è un richiamo all’umanità, alla responsabilità dei governi e al ruolo dei cittadini nel difendere i diritti fondamentali, segnando anche il determinante ruolo dei giovani all’interno della società e la loro tendenza a mettere in atto modalità anche molto forti al fine di ottenere dei cambiamenti e il riconoscimento di tutti i popoli.