Siamo avvolti in un velo di sonno ipnotico da cui non possiamo risvegliarci. È questo che viene affermato nel saggio di filosofia contemporanea Ipnocrazia. Trump, Musk e la nuova architettura della realtà di Jianwei Xun, libro di cui vi abbiamo fornito la ‘farcitura’ per la rubrica PASTASFOGLIE di Cannibalismi qualche mese fa e che illustra lo schema della realtà che stiamo vivendo indicandone i guru.

ipnocrazia

Ipnocrazia: cos’è

Stiamo vivendo nell’epoca dell’Ipnocrazia: siamo come ipnotizzati, ma non possiamo risvegliarci. L’unica cosa che possiamo fare è prenderne coscienza, vivere e agire consapevoli di questa realtà. Infatti, il dissenso risulta futile: l’Ipnocrazia è in grado di inglobarlo e neutralizzarlo, mentre se si asseconda quanto affermato da chi sa padroneggiare questo stato di ipnosi, divenendone sempre più subordinati. L’unico modo per sfuggire è la consapevolezza unita alla comprensione. Se possediamo la conoscenza e la coscienza di tale condizione, possiamo allora agire di conseguenza. Bisogna, quindi, sapere di non sapere, capire di non capire.

I guru dell’Ipnocrazia

Il saggio indica come maggiori esponenti di questa manipolazione della realtà il presidente statunitense Donald Trump e l’imprenditore Elon Musk – ormai nemmeno più in ottimi rapporti. Questi sono in grado di persuadere moltissime persone offrendo soluzioni a problemi che in realtà non esistono neppure. Possono, in breve, controllare le coscienze, tramite la persuasione e initerrotte sollecitazioni di tipo emotivo.

Trump e Musk si sono resi sacerdoti e artefici di un regime creato proprio grazie a questo stato di trance. Sono autori di multiple narrazioni che rendono nullo il dissenso, e che proliferano trasformando ogni cosa in merce, ricevendo consenso in cambio. Non vi è più una linea che separa menzogna e verità: non ha importanza, perché sono entrambe autentiche e fasulle al tempo stesso, sebbene rimangano strumenti utili al funzionamento del loro inganno.

Jianwei Xun e l’Intelligenza Artificiale

Vi è un grande alone di mistero che aleggia attorno all’autore dell’opera, presentato come un filosofo contemporaneo di Hong Kong. Si è tuttavia scoperto di recente che il libro è frutto della collaborazione tra uomo, il filosofo italiano Andrea Colamedici, e Intelligenza Artificiale, e che pertanto Jianwei Xun non esiste: si tratta infatti di una figura ideata dalla casa editrice Tlon, responsabile della divulgazione del volume in Italia.

Non dovremmo, però, esserne stupiti. Già dalle prime pagine, il libro indica casi simili riguardo all’autorialità di alcune opere, sfidando il lettore a dare importanza alla ricerca della verità e delle fonti – il cosiddetto fact checking. È facile incappare in notizie non veritiere e lasciarsi influenzare da pensieri che non ci appartengono. In questo senso, il libro cerca allora di indurci verso una sensibilità matura riguardo il mondo informativo e i suoi possibili inganni.

Non bisognerebbe mai essere superficiali, specialmente per quanto riguarda la conoscenza e la divulgazione.

Un ulteriore aspetto che colpisce è senz’altro l’abilità dimostrata dall’Intelligenza Artificiale nel creare testi tanto complessi e di essere in grado di effettuare ricerche approfondite. Tuttavia, non va dimenticato che dietro c’è il lavoro umano, e che è proprio sulla conoscenza umana che essa si basa.

Il messaggio del testo

Tutto ciò, inoltre, ci permette di riflettere sulle diverse legittimità dell’autorità – oltre che dell’autorialità – e di come queste si stanno evolvendo.

A prescindere dalla responsabilità intellettuale dell’opera, rimane certa la missione del saggio, sulla quale dovremmo concentrarci: ovvero, riflettere sulla realtà contemporanea e acquisire gli strumenti per vivere in un mondo ipnocratico. La fruizione del libro e il suo contenuto sono ciò che è veramente importante:

La vera resistenza all’Ipnocrazia non risiede nel tentativo di smascherare le simulazioni, ma nella capacità di generarle e abitarle come si abita un sogno.

Ipnocrazia rimane comunque un’opera di grande intuizione, provocatoria e rivelatrice di una realtà che forse non vorremmo vedere, ma che d’altronde non possiamo permetterci di ignorare.