Fondata nel 1701 a New Haven, Connecticut, la Yale University è una delle università più importanti al mondo, oltre che luogo di enorme mistero per via delle sue società segrete, le stesse che hanno forgiato alcune tra le personalità più note.

Le congreghe nelle università
Nelle università crescono vere e proprie micro società, ovvero gruppi esclusivi di studenti che si riuniscono nelle cosiddette “tomb” – sedi -, i cui rituali sono del tutto segreti, aspetto che naturalmente ha contribuito a plasmare l’aura di mistero che circonda le congreghe stesse.

Lo scopo di queste società è rafforzare la leadership dei membri, il loro legame oltre che aiutarli ad inserirsi attivamente nelle dinamiche della comunità universitaria. In questo senso, essere un alumno è considerato un privilegio. Ancora più interessanti però, sono le dinamiche di potere che sottendono queste micro-società, le stesse che spesso superano le mura di Yale: non a caso, molte di queste società segrete hanno forgiato alcune delle personalità più influenti del loro tempo – presidenti, senatori, attori, leader finanziari e industriali.
Ciò che avviene all’interno delle tomb di Yale non è conosciuto nei dettagli, tuttavia alcuni rituali sono, per così dire, ‘risaputi’: ad esempio, l’Hearing of Excuse – letteralmente, l’ascolto delle scuse -, e il Connubialism Bliss – letteralmente beatitudine coniugale: due momenti diversi ma simili, in cui i membri della congrega si riuniscono per confessarsi e ascoltarsi vicendevolmente mentre si ammettono i propri peccati, i propri errori e i propri trascorsi sessuali e sentimentali.
Le società più note
Yale pullula di società segrete, da quelle maggiori e più famose, a quelle meno note che comunque non hanno nulla da invidiare alle altre. Tra queste, Skull and Bones, Scroll and Key, Wolf’s Head sono le più importanti.

Scroll and key predilige invece la riservatezza e l’eleganza, mentre Wolf’s Head dà un grande peso all’intelligenza e al dibattito.
Va menzionata anche la Manuscript Society, che invece mira alla conservazione dei documenti, grazie al supporto e al contributo di partecipanti da tutto il mondo.
Skull and Bones però, società segreta fondata nel 1832, è la più celebre e anche la più temuta. Si dice che conservi reliquie, teschi autentici e perfino l’anima dell’America stessa. Si tratta, spesso e volentieri, di cimeli rubati, appartenenti a personalità celebri come Martin Van Buren, di Pancho Villa e di Geronimo.

La sua riserva e i membri illustri che vi hanno appartenuto l’hanno resa protagonista di molte teorie del complotto: si tratta di personaggi della cosiddetta “Power Elite”, un gruppo ristretto ma estremamente influente all’interno della comunità americana.
Il carattere profondamente elitario di queste congreghe sottende il principio per cui, naturalmente, non si tratta di ambienti aperti a tutti: è necessario passare attraverso dei rituali di iniziazione, insomma, superare una vera e propra selezione. Inizialmente, la Skull and Bones era aperta solo ai maschi anglosassoni bianchi e protestanti, ma con il tempo molti cattolici, ebrei e afro-americani hanno iniziato a farne parte.
D’altronde, l’Università di Yale non fu mista fino al 1969, quando iniziarono a diffondersi alcune società segrete al femminile. Per quanto riguarda la Skull and Bones, le prime donne vennero ammesse solo nel 1991.

Il teatro del potere
Perché prenderne parte? I motivi principali hanno tutti, spesso e volentieri, a che fare con il potere: si tratta di fratellanze sotto copertura, che celano il desiderio di predominio, mentre perseguono in realtà l’obiettivo di creare così reti potenti per giungere al dominio. Le congreghe di Yale sussurrano nell’oscurità chi sarà il prossimo a tenere in mano le redini del mondo, degli eserciti, del denaro, nascondendo il tutto con un velo di rituali e giuramenti dietro le porte delle loro tomb.
Nonostante la nebbia che da tempo circonda questi miti, Yale rimane comunque l’università madre di grandi personalità ed eccellenze mondiali.
Le case nel mondo di Leigh Bardugo
Leigh Bardugo è autrice del romanzo fantastico La nona casa, ambientato proprio a Yale. L’autrice raccoglie le sue esperienze personali per proiettarle all’interno di una storia in cui il protagonista, Alex Stern, ha il compito di indagare sulle congreghe di Yale e sulle loro pratiche occulte. Il tono dark e cupo include descrizioni accurate in un libro che unisce i misteri delle micro società universitarie in quella che rappresenta, probabilmente, una commistione dei generi letterari più adatti alla causa e alla tematica: il fantasy, il thriller e l’horror. Nonostante gli elementi di fantasia, La nona casa è un testo interessante per comprendere il funzionamento e le dinamiche tra i personaggi che tutt’ora animano le congreghe di Yale.

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