Quando si parla di Cleopatra VII, l’ultima sovrana d’Egitto, la prima immagine che viene in mente è quella di una donna seducente, capace di conquistare con il suo fascino uomini potenti come Giulio Cesare e Marco Antonio. Tuttavia, questa visione rappresenta solo una minima parte della sua straordinaria personalità.

Cleopatra non fu solo una figura affascinante, ma una regina intelligente, colta e incredibilmente abile nella diplomazia. Uno degli aspetti meno conosciuti della sua vita è la sua incredibile intelligenza linguistica: parlava almeno nove lingue e sfruttava questa abilità per costruire alleanze, mantenere il potere e consolidare il regno in un’epoca di profondi cambiamenti.

Cleopatra

Il poliglottismo come arma politica

Cleopatra non era una regina comune. Era una Tolemaica, appartenente a una dinastia di origine greca che governava l’Egitto da quasi tre secoli. I suoi predecessori parlavano greco e si preoccupavano poco della cultura egizia, governando come stranieri in terra egiziana. Cleopatra, invece, fece una scelta diversa: abbracciò la lingua e le tradizioni del suo popolo, diventando la prima sovrana della sua dinastia a parlare l’egiziano.

Ma non si fermò qui. Plutarco ci racconta che parlava almeno nove lingue, tra cui latino, aramaico, ebraico, persiano e altre lingue del Mediterraneo orientale. Questa abilità le consentiva di comunicare direttamente con ambasciatori, mercanti e capi di stato senza bisogno di interpreti.

Nell’antichità, la capacità di parlare più lingue era un segno di potere e intelligenza. Cleopatra usava il linguaggio come un’arma, adattandosi ai suoi interlocutori e conquistandone la fiducia. Questo la rese unica tra i sovrani del suo tempo, permettendole di tessere alleanze fondamentali per la sopravvivenza dell’Egitto.

La regina delle trattative

Oltre alla conoscenza delle lingue, Cleopatra padroneggiava l’arte della retorica. Sapeva come presentarsi e come affascinare chiunque la ascoltasse. Un esempio perfetto di questa abilità fu il suo leggendario incontro con Marco Antonio a Tarso nel 41 a.C.

Dopo la morte di Giulio Cesare, l’Egitto aveva bisogno di un nuovo alleato per sopravvivere. Cleopatra sapeva che Marco Antonio era il comandante romano più influente e che conquistarne la fiducia sarebbe stato fondamentale.

Cleopatra

Così organizzò un ingresso spettacolare. Navigò lungo il fiume Cidno su una nave dorata con vele di porpora, profumata d’incenso, vestita come la dea Afrodite. Le sue ancelle erano travestite da ninfe e amorini, mentre musiche leggere accompagnavano la scena. Marco Antonio non poté che rimanerne incantato.

Ma non fu solo l’apparenza a colpirlo. Quando Cleopatra iniziò a parlare, il generale romano si rese conto di trovarsi davanti a una donna di intelligenza straordinaria. Da quel momento nacque un’alleanza politica e sentimentale che avrebbe cambiato il corso della storia.

La seduzione come strategia politica

La seduzione non era solo un’arma di conquista amorosa, ma un vero e proprio strumento politico. Cleopatra non si limitava ad attrarre gli uomini con il suo aspetto, bensì con la sua mente e la sua personalità carismatica.

Un esempio emblematico è la celebre scommessa con Marco Antonio. Secondo Plinio il Vecchio, Cleopatra scommise di poter offrire un banchetto del valore di dieci milioni di sesterzi. Durante la cena, sciolse una perla di inestimabile valore in una coppa di aceto e la bevve, vincendo la scommessa.

Questo gesto non era solo un capriccio: era un messaggio di potere. Dimostrava che il lusso e la ricchezza dell’Egitto superavano quelli di Roma e che Cleopatra non temeva di giocare con l’impossibile.

Il potere della parola oltre la bellezza

Uno dei miti più radicati su Cleopatra riguarda la sua presunta straordinaria bellezza. Tuttavia, gli storici antichi non la descrivono come una donna dall’aspetto irresistibile. Plutarco stesso afferma che il suo vero fascino risiedeva nella sua voce e nella sua eloquenza.

La sua capacità di parlare e persuadere era superiore a quella di molti uomini potenti dell’epoca. Ogni parola era studiata, ogni frase aveva un significato preciso. Cleopatra non era solo una regina, ma una vera stratega della comunicazione.

La sua intelligenza le permise di mantenere il potere in un’epoca in cui le donne non avevano ruoli dominanti nella politica. Sapeva come influenzare il pensiero altrui e come trasformare le sue conversazioni in strumenti di comando.

La mostra ai Musei Reali

Dal 23 novembre 2024, i Musei Reali di Torino hanno ospitato la mostra Cleopatra. La donna, la regina, il mito, la cui chiusura è stato prorogata al 4 maggio 2025.

L’esposizione ha ripercorso la storia della regina attraverso reperti archeologici, sculture e monete, mostrando come Cleopatra sia stata rappresentata nel corso dei secoli. Un focus particolare è stato dedicato alla Testa di fanciulla, una scultura del I secolo a.C. che potrebbe ritrarre la regina da giovane.

La mostra esplora anche il mito di Cleopatra nel cinema, nella letteratura e nell’arte, analizzando come la sua immagine sia cambiata nei secoli. Dai racconti medievali ai film hollywoodiani, Cleopatra è stata descritta in modi molto diversi, ma pur sempre mantenendo un’aura di fascino e mistero.

Per chiunque volesse scoprire la vera Cleopatra, questa mostra rappresenta un’occasione unica per conoscere la regina da una prospettiva soprattutto storica e non solo leggendaria.

Conclusione

Cleopatra non fu solo una donna affascinante, ma una leader visionaria, una comunicatrice straordinaria e una stratega politica senza pari. Il suo dominio delle lingue e la sua capacità di persuasione furono strumenti fondamentali per la sua ascesa e il mantenimento del potere.

Il mito di Cleopatra è sopravvissuto nei secoli perché non si trattava di una semplice regina, ma di un simbolo di intelligenza, cultura e indipendenza. La sua storia ci insegna che il vero potere non risiede solo nell’aspetto fisico o nella forza militare, ma nella capacità di parlare, comprendere e influenzare chi ci circonda.

Dopo più di duemila anni, il suo nome continua a evocare fascino e ammirazione. Ma se Cleopatra fosse vissuta oggi, in un’epoca in cui la comunicazione è più rapida e globale che mai, sarebbe riuscita a mantenere il suo potere? E, soprattutto, con quali parole avrebbe conquistato il mondo?

Riferimenti

Grant, M. Cleopatra: regina del Nilo. 2004. Mondadori.

Plutarco. Vite parallele: Antonio e Cleopatra. BUR.

Roller, D. W. Cleopatra: A Biography. 2010. Oxford University Press.

Rossi, F. Il fascino eterno di Cleopatra: storia, leggenda e seduzione. 5 gen 2024. National Geographic Storica.

Vannicelli, P. Cleopatra tra mito e realtà storica. 18 apr 2022. Treccani.